IdeAttiva ospita la mostra Le Luci Negate del fotografo Emilio Carnevale, esposizione che ben si sposa al periodo natalizio per suggerire una riflessione in più.
La luce, lo scintillio delle decorazioni, le luminarie delle nostre città , non sono che un retaggio di un'ancestrale tradizione e di culti pagani che precedono il Cristianesimo. Le origini vanno cercate in ciò che è "principio" della vita sulla terra e che, dal principio, è stato oggetto di culto e di venerazione: il sole. Il sincretismo cristiano ha adottato il Dies Natali Solis Invicti come genetliaco di Gesù e anche la simbologia della luce, che ancora oggi celebriamo, deriva dal rituale di accendere fuochi per dar maggior energia al sole che, nei giorni del solstizio (solstitium=sole fermo), appare fermo nel cielo, per poi cambiare il suo moto nel senso della declinazione e, subito dopo, la luce del giorno comincia gradatamente ad aumentare.
Le luci accese nelle nostre case e nelle nostre città sono la continuazione di questi rituali e accompagnano il Natale cristiano, ma anche il Natale "pagano" del consumismo. Questo è il punto di partenza dell'indagine e della sperimentazione di Emilio Carnevale che, con l'arte della luce (la fotografia) ci restituisce le luci come negazione delle stesse, attraverso un'operazione di rielaborazione del negativo, che vive comunque della luce che lo impressiona.
Un interessante percorso che IdeAttiva ospita, accogliendo l'autore e il pubblico per l'inaugurazione di mercoledì 20 dicembre alle 20:45, e con altri momenti di approfondimento nel corso del periodo espositivo.
G.G.