Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto (BO), l'Istituto Tecnico Statale "I. Calvi", l'Istituto Comprensivo "E. Castelfranchi" e il Comune di Finale Emilia (MO). Parteciperanno al progetto l'Università degli Studi di Ferrara, l'Università degli Studi di Bologna, il Gruppo Archeologico Storico Ambientale, il Gruppo Archeologico di Bondeno, il Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore (BO) e il Consorzio Futuro in Ricerca di Ferrara.
L'acronimo STEM deriva dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e viene utilizzato per indicare i corsi di studio e le scelte educative volte a incrementare la competitività in campo scientifico e tecnologico. La classificazione degli insegnamenti come STEM ha implicazioni in vari ambiti, non solo educativi, coinvolgendo in alcuni stati anche l'ambito della difesa, dell'immigrazione e della lotta alle disparità di genere.
Il Campo Estivo sarà gratuito si svolgerà nelle prime due settimane del mese di luglio. Sarà rivolto a un totale di 44 ragazzi dell'Istituto Comprensivo Castelfranchi 22 della scuola primaria alla mattina e 22 della scuola secondaria di primo grado al pomeriggio. I ragazzi del Liceo Morandi e dell'Istituto Calvi saranno peer educators in modo da promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse generazioni e favorire lo sviluppo di competenze e consapevolezza fra gli adolescenti.
Come da richiesta del bando, saranno riservate iscrizioni (almeno 60%) per l'accesso privilegiato delle ragazze e, su segnalazione dei servizi sociali, saranno riservati alcuni posti per i soggetti svantaggiati.
Il progetto prevede che, prendendo come "pretesto" un fortuito rinvenimento archeologico nel centro cittadino, ci si avventuri alla scoperta di ciò che si cela sotto i piedi, scardinando la credenza che l'archeologia sia un campo riservato solo agli Umanisti (storici, epigrafisti, numismatici, storici dell'arte...). Oggi infatti l'archeologia – grazie al coinvolgimento di chimici, ingegneri, botanici, biologi, geologi, zoologi – permette di ricostruire uno spaccato fedele della vita quotidiana del passato costituito da uomini, piante, animali, strumenti, costruzioni, tecnologie, saperi e antichi mestieri. Soltanto negli ultimi decenni infatti, la sempre più stretta collaborazione fra scienze sperimentali e archeologia ha permesso di valorizzare al meglio i dati materiali recuperati, consentendo di accrescere notevolmente le nostre conoscenze relative alla vita quotidiana, all'economia e alla tecnologia dell'antichità. Le scienze ausiliarie applicate ai Beni Culturali sono infatti un campo in rapida espansione e strettamente collegato a un immenso e unico patrimonio che, in Italia, ha un peso economico che corrisponde a 40 miliardi di euro ed al 2.6% del PIL. Investire in questo ambito significa incrementare le opportunità di rilancio sul mercato globale non solo dei Beni Culturali ma anche di settori scientifici di ricerca strettamente collegati e importanti dell'economia nazionale.
I temi trattati spazieranno a 360° in modo da toccare i diversi interessi dei ragazzi, fornendo un'ampia panoramica delle possibili applicazioni delle materie STEM in ambito umanistico.
I docenti guideranno i ragazzi in diversi laboratori interattivi afferenti a diverse discipline scientifiche applicate all'archeologia quali l'archeobotanica (studio dei reperti botanici da siti archeologici: archeopalinologia, archeocarpologia, archeoxiloantracologia per ricostruzioni archeoambientali, studio di boschi sepolti eccetera), l'archeozoologia (studio dei resti osteologici degli animali), l'archeometria e la petrografia (analisi di laboratorio della composizione dei materiali di interesse storico, archeologico, artistico/architettonico per una corretta progettazione di restauro), la geomorfologia (analisi delle forme attuali della crosta terrestre e dei vari fenomeni che ne hanno operano le modificazioni), la geologia (studio dei processi che plasmano e cambiano la Terra), la pedologia (studio della composizione, genesi e modificazioni del suolo dovute sia a fattori biotici che abiotici), la chimica (spettrometria, IR, Raman, datazioni radiometriche), informatica e strumentazioni tecnologiche (applicazioni per il rilievo in campo come stazione totale, teodolite elettronico, GPS, rilievo fotogrammetrico; sistemi di gestione per la catalogazione informatizzata dei reperti, programmi per l'elaborazione dei dati e creazione di mappe quali QGIS, Autocad; gestione dati e immagini come pacchetto Office, Photoshop; topografia con analisi di fotografie aeree e satellitari eccetera).
Le lezioni e le attività saranno svolte da personale qualificato di genere prevalentemente femminile in modo tale da testimoniare, anche con l'esempio diretto, che anche le donne possono interessarsi con successo a materie scientifiche e tecnologiche.
Le lezioni ed i laboratori del campo estivo si svolgeranno presso il Liceo Morandi, con parti svolte all'interno della scuola e parti svolte presso i Laboratori scientifici dei partners coinvolti nel progetto. Aspetto non secondario sarà l'offerta di alcuni approfondimenti scientifici in lingua inglese (CLIL - Content and Language Integrated Learning) a cura di docenti in possesso di idonee competenze linguistico-comunicative.
Obiettivo del progetto sarà trasferire la conoscenze acquisite in campo scientifico ai ragazzi dell'Ist. comprensivo "E. Castelfranchi" con modalità innovative e coinvolgenti, adatte a un contesto di Campo estivo per orientare le successive scelte scolastiche. Gli stessi ragazzi del Liceo progetteranno e realizzeranno la grafica ed i contenuti di ARKEO-SCIENZE, un gioco pensato per i più piccoli per trasmettere contenuti e conoscenze riguardanti i temi trattati. Il gioco prodotto sarà diffuso gratuitamente attraverso i canali Istituzionali e dei partners coinvolti.
Il Campo Estivo sarà un momento importante anche per dare risalto e valorizzazione ai nuovi spazi didattici ed ai laboratori scolastici con modalità didattiche innovative, ricostruiti in seguito ai danni del sisma del 2012.