Seguendo le indicazioni della Direttiva "alluvioni" e del Decreto di recepimento 49/2010, le Autorità di Bacino nazionali, interregionali e regionali, insieme alle Regioni dei distretti di appartenenza, hanno ultimato i Piani secondo le scadenze definite dalla Direttiva stessa.
Durante la fase di osservazioni che si è sviluppata nell'arco del 2015 e dal processo partecipativo SEINONDA che ha visto protagoniste le comunità locali, sono pervenute numerose indicazioni poi recepite nei piani.
Tutto questo con il coordinamento delle Autorità di bacino del fiume Arno, del fiume Po e del Tevere.
Il territorio della Regione Emilia-Romagna è interessato, quindi, da tre nuovi Piani: il PGRA del distretto padano, del distretto dell'Appennino Settentrionale e del distretto dell'Appennino Centrale.
I Piani contengono misure di riduzione del rischio conseguente ad eventi alluvionali concertate e coordinate a livello di distretto e bacino idrografico e incentrate su prevenzione, protezione, preparazione e ritorno alla normalità post evento, con un'attenzione particolare al principio di integrazione tra la Direttiva Alluvioni e la Direttiva Acque 2000/60/CE, quale strumento per una gestione integrata dei bacini idrografici, sfruttando le reciproche potenzialità e sinergie nonché benefici comuni.
Le scelte dei PGRA sono state individuate in modo da garantire il più possibile un approccio omogeneo a scala regionale, pur nel rispetto delle specificità dei singoli bacini idrografici, grazie allo stretto coordinamento che la Regione ha garantito con le Autorità competenti (Autorità di Bacino, amministrazioni centrali (MATTM, DNPC, ISPRA) e locali) e alla condivisione con i portatori di interesse in oltre 19 incontri pubblici distribuiti sul territorio regionale in circa 3 anni (2013 – 2015). La strategia dei Piani privilegia le misure di prevenzione e preparazione, coordinandosi con gli obiettivi della Direttiva 2000/60/CE mentre le misure strutturali di protezione presenti sono coerenti con le attività della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (#ItaliaSicura).
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